Organizzare un funerale è un momento difficile, sia emotivamente che economicamente. Le spese possono essere ingenti e, in un momento così delicato, è importante sapere che lo Stato prevede una forma di agevolazione fiscale: il cosiddetto bonus funerale, ovvero la possibilità di richiedere la detrazione delle spese funebri nella dichiarazione dei redditi.
In questo articolo ti spieghiamo in modo semplice:
- che cos’è la detrazione per spese funebri e come funziona;
- chi ha diritto a richiederla;
- quali documenti conservare per poter usufruire del bonus funerale;
- come compilare il 730 per ottenere la detrazione fiscale.
Cosa si intende per spese funebri detraibili?
La detrazione per spese funebri è un’agevolazione fiscale prevista dall’art. 15 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). Consente di detrarre dall’IRPEF il 19% delle spese sostenute per il funerale di una persona deceduta, fino a un massimo di 1.550 euro per ciascun decesso (e non per periodo di imposta). Pertanto, l’importo massimo che si può recuperare è pari a 294,50 euro anche nel caso le spese siano state sostenute da più persone. In questo caso, è possibile annotare sulla fattura una dichiarazione, sottoscritta dall’intestatario, che certifichi la ripartizione della spesa tra più soggetti. Questo permette a ciascun contribuente di detrarre la propria quota.
La detrazione è riconosciuta indipendentemente dal grado di parentela, quindi anche se il defunto non era un familiare stretto. Questo rappresenta un importante sollievo economico per chi, anche senza vincoli di sangue, si fa carico delle spese funebri.
Chi paga le spese del funerale?
Spesso ci si chiede: chi è obbligato a pagare il funerale di un parente?
In assenza di un’assicurazione funebre o di disposizioni testamentarie specifiche, le spese spettano agli eredi. Tuttavia, nulla vieta a un amico o un conoscente di farsene carico, purché le fatture siano intestate a chi paga. Solo chi ha effettivamente sostenuto la spesa e ha i documenti in regola potrà accedere alla detrazione per spese funebri.
Chi può richiedere la detrazione delle spese funebri?
La detrazione può essere richiesta da chiunque abbia sostenuto le spese funebri, anche se non è parente del defunto. Dal 2016, non è più necessario un vincolo di parentela per beneficiare della detrazione. L’importante è che la fattura sia intestata a chi ha effettuato il pagamento e che questo sia avvenuto con modalità tracciabili.
Quali spese sono detraibili?
Le spese funebri detraibili comprendono tutte le attività utili per la gestione, trasporto e sistemazione della salma e che rispondono al criterio di attualità rispetto all’evento; pertanto, sono escluse tutte le spese sostenute prima del decesso come l’acquisto di un loculo e tutte quelle effettuate molto tempo dopo il decesso, come l’esumazione o la traslazione della salma.
Sono detraibili quindi le spese sostenute per:
- i diritti cimiteriali versati al comune
- il servizio dell’impresa di pompe funebri che può comprendere:
- il trasporto della salma
- la preparazione della salma
- l’allestimento della camera ardente
- l’acquisto della bara o dell’urna cineraria
- la cremazione o la sepoltura
- i manifesti / necrologi
- i fiori (in caso vi sia fattura diretta dal fiorista)
Non rientrano nella detrazione:
- le spese per monumenti o lapidi funerarie;
- i servizi non documentati fiscalmente.
Le spese funebri sono detraibili nell’anno successivo a quello in cui si sono sostenute le spese.
Per esempio, se il decesso è avvenuto a fine 2024 ma il pagamento totale delle spese è avvenuto nel 2025, si potrà presentare la detrazione con la dichiarazione dei redditi del 2025 (nel 2026).
Qualora invece alcune spese siano state pagate nel 2024 e altre nel 2025, è possibile presentare la detrazione in due anni diversi, ma è comunque necessario non superare l’importo di 1.550 euro complessivo, somma massima da detrarre relativo a ciascun decesso.
È possibile detrarre spese funebri sostenute all'estero?
È possibile detrarre anche le spese funebri sostenute all’estero, purché siano documentate con fatture o ricevute originali. Se i documenti sono redatti in lingua diversa dall’italiano, è necessaria una traduzione giurata. Può essere invece sufficiente una traduzione eseguita e sottoscritta dal contribuente nei casi in cui:
- la lingua originale sia inglese, francese, tedesco o spagnolo
- la lingua originale sia sloveno e il contribuente appartenga alla minoranza slovena del Friuli Venezia Giulia
Quali documenti servono per la detrazione?
Per ottenere il bonus funerale e detrarre correttamente le spese funebri nel 730, è necessario conservare:
- Fattura intestata a chi ha sostenuto la spesa (non al defunto);
- Prova del pagamento tracciabile: bonifico, carta di credito, bancomat o assegno. Non sono ammesse detrazioni per pagamenti in contanti;
- Certificato di morte o documentazione che attesti l’evento;
- Eventuali documenti aggiuntivi richiesti dal CAF o dal commercialista.
Come compilare il modello 730 per la detrazione?
Nel modello 730/2025 (relativo alle spese sostenute nel 2024), la detrazione per spese funebri va inserita nel:
- Quadro E Oneri e Spese
- cercare il rigo E8/E10 Altre spese
- in questo rigo inserire il codice spesa 14, corrispondente alle spese funebri
- nella casella a fianco inserire l’importo da detrarre (massimo 1.550,00 euro)
Nel caso di più eventi funebri da detrarre, si devono compilare più righi da E8 e successivi riportando per ciascuno il codice 14 con l’importo che si porta in detrazione.
Se più persone hanno contribuito alla spesa, ciascuno deve indicare la propria quota sostenuta.
Se ti affidi a un CAF o a un commercialista, sarà loro cura compilare correttamente la sezione. In caso di presentazione autonoma tramite il 730 precompilato, potrai verificare se la spesa è già stata caricata dall’Agenzia delle Entrate e, in caso contrario, inserirla manualmente. Le spese funebri possono essere presenti nel 730 precompilato se l’impresa funebre ha trasmesso i dati all’Agenzia delle Entrate. È comunque consigliabile verificare e, se necessario, integrare le informazioni mancanti.
Cosa succede se la fattura è intestata a una sola persona, ma le spese sono state condivise?
In tal caso è necessario che ogni persona porti in detrazione l’importo proporzionato alla propria percentuale di spesa a carico e che venga certificato dalla fattura riportante un’annotazione della spartizione di spesa (anche se la fattura dovesse essere intestata ad una sola persona).
Esistono limiti di reddito per beneficiare della detrazione?
Sì, la detrazione del 19% è riconosciuta per intero ai contribuenti con un reddito complessivo fino a 120.000 euro. Oltre questo limite, la detrazione si riduce progressivamente fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito di 240.000 euro.
Quanto tempo bisogna conservare i documenti relativi alle spese funebri?
È necessario conservare tutta la documentazione per almeno cinque anni dalla data di presentazione della dichiarazione dei redditi, in caso di eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
PER RIASSUMERE:
Per poter godere della detrazione per le spese funebri:
- verifica di aver pagato in modo tracciabile e di avere una fattura intestata a te;
- conserva tutta la documentazione legata al funerale per almeno 5 anni;
- inserisci la spesa nel modello 730, quadro E, rigo E8, codice 14;
- ricorda: puoi detrarre il 19% al massimo per 1.550 euro (per ogni funerale organizzato)
Come TOFAS può aiutarti con il bonus funerale 2025 e la detrazione fiscale
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